Al caro Gnazio La Russa da Paternò

Al caro Gnazio La Russa da Paternò, nonchè storico boss neofascista milanese e, di recente, presidente del Senato della Repubblica…ma anche -peraltro- complice diretto dell’assassinio di Gheddafi e della sua Moneta Africana di Sviluppo, ne riparliamo: altro che “Piano Mattei per l’Africa”!)…

Vedi, caro Gnazio, ché ti conosciamo da due vite (a te e macari ai Ligresti)… non puoi dire che “l’Antifascismo non è scritto in Costituzione”. La Costituzione è l’ANTIFASCISMO!.

Vedi, caro Gnazio, che se Tu puoi da sempre sparare minkiate e non essere manganellato, arrestato, confinato, riempito di olio di ricino come un sacco di merda, e poi magari fucilato… è perchè l’Art.21 della Costituzione repubblicana antifascista ti sta difendendo.

Vedi, caro Gnazio, dovresti essere più consapevole del ruolo che, al momento, la sorte e la vita ti hanno assegnato.

Comunque, caro Gnazio, le tue sparate mediatiche hanno gioco facile in una società italidiota, nata sgorbia nel 1860, e plasmata dal suicida Ventennio fascista che ne ne costituisce la vera autobiografia.

Vedi, caro Gnazio, dalle Ombre del Deep State fedele al Regime di Washington, vi hanno allevati per decenni, come “carta di riserva”. Ora è il vostro momento. Cercate di fare meno danni di quelli micidiali fatti dal vostro Duce (di cui Tu, con fascista spocchia, collezioni “busti”!).

Caro Gnazio, malgrado tutto, non ti voglio alcun male…semmai mi fai tenerezza.

Ci prendiamo una granita al kioskettone di piazza cisterna, nella nostra cara Ragalna, sull’Etna: quando vuoi (ma accura alla chiesa, chè minaccia di crollare!).

Mario DI Mauro
www.terraeliberazione.net
foto: presidio repubblicano di TerraeLiberAzione davanti alla Prefettura di Catania durante il “Lockdown”.