25 APRILE 2023. ONORE A CANEPA e a tutti i PARTIGIANI ANTIFASCISTI!


1942-1945. In quella Sicilia in Rivolta per la sua sacrosanta Indipendenza, il COMPAGNO ANTONIO CANEPA FU L’UNICO VERO CAPO della RESISTENZA ANTI-FASCISTA (come capo politico-militare del micidiale “Gruppo Etna” e poi “comandante TOLU’ in missione al Nord: la denigrata “Brigata Maiella” ce la stiamo studiando)

Nell’Autunno del 1944, il partigiano Canepa, rientrato in Sicilia (dalla Toscana, dove fu arrestato e processato dall’AMGOT ed “espulso” dal CLN “istituzionalizzato” -…-) –raccogliendo i frutti della sua lunga semina- costruisce rapidamente le prime basi del partito-armato indipendentista– chiarendo che: “il NEMICO È A CASA NOSTRA!”.

La Sicilia è in ciclica Rivolta per la sua sacrosanta Indipendenza. Nel 1860 venne annessa da Londra al regnucolo piemontese nel caos colorato della falsa flag garibaldesca. E’ una colonia sfruttata, oppressa e repressa in tutti i suoi tentativi di emancipazione economica e civile. Il suo ascensore sociale è gestito in funzione della sottomissione a ROMAFIA CAPITALE: carriere e privilegi per una ristretta borghesia tricolorata; e repressione antipopolare sistemica, che usa la leva obbligatoria e l’emigrazione coatta come regolatori del metabolismo sociale. E –all’occorrenza– non si risparmiano neanche pallottole e bombe tricolorate.

Le fucilazioni sommarie di civili, come ad Acate, gli stupri di massa, come quelli attuati nel messinese e altrove, i bombardamenti sterministi con migliaia di morti civili, da Catania a Paternò a Ramacca… non hanno una “logica militare”, ma “politico-terroristica”, roba da guerra preventiva: un avvertimento al Duce e al suo Gran Consiglio: con cavie siciliane! Ancor più grave se si considera che i servizi inglesi, lo racconta Churchill in una paginetta sepolta nelle sue imponenti Memorie, erano a conoscenza di un Rapporto segreto dal comando tedesco in Sicilia al Furer in persona, in cui si diceva che i Siciliani odiano i nazifascisti e aspettano gli inglesi chè almeno non gli rubano le galline!. Hitler, con lucidità, propose qualche azione propagandistica per guadagnare la fiducia dei Siciliani, ma senza crederci più di tanto, il Rapporto era onesto e la situazione irrimediabile.

Anche i nazisti commisero stragi, come a Castiglione, e qui si potrebbe addurre la “scusante” della “frustrazione” causata dalla sconfitta che i tedeschi subivano.

Ma perché gli statunitensi organizzarono la strage di innocenti ad Acate? Perché soldati canadesi, a Scordia e dintorni, poterono compiere, impunemente, rapine, omicidi e stupri ai danni dei civili? Non venivano a liberare il popolo siciliano dalla tirannide fascista?.

C’è un rovescio del ricamo nei grandi fatti della Storia, e la guerra mette a nudo ogni cosa. Una fucilazione di civili ad Acate, quanto il rogo di una “strega” nella Sicilia del Cinquecento, può nascondere strategie globali e guerre parallele…Mentre ancora si combatteva in Africa, americani ed inglesi si scontravano, in segreto, per la spartizione futura del petrolio iraniano…e se gli uni, dopo lo Sbarco, puntavano su Palermo, gli altri andavano verso Messina, e quello che fecero nell’Isola in trentotto giorni, alleati e allo stesso tempo concorrenti, non lo fecero manco gli angioini e i guelfi papalini in 18 anni…Perfino la resa tedesca, nel maggio 1945, venne firmata tre volte in pochi giorni: una ai russi, una agli americani, una agli inglesi!.

Si giocavano ormai le sorti dell’Impero britannico, altro che l’impero straccione di Mussolini!. Se vogliamo capire dobbiamo allargare l’orizzonte.

La seconda G.M. –i cui esiti sono già segnati con l’occupazione della Sicilia- si concluderà nell’INFERNO NUCLEARE solo all’inizio di agosto 1945. Hiroshima e Nagasaky: due bombe atomiche, ufficialmente per accelerare la già inevitabile resa giapponese, ma – soprattutto l’inutile seconda- in realtà fu minaccia americana contro il Mondo e giocata nel “negoziato di spartizione” con la Russia.

Prendere appunti: era un “negoziato” che si combatteva tra “alleati concorrenti” –anche tra USA e GB- e non risparmiò certo il decisivo Quadrante mediterraneo e la sua cruciale Sicilia, tanto che la “Questione Siciliana” –(“risolta all’interno”, dopo una feroce campagna repressiva contro gli indipendentisti, col truffaldino “Statuto speciale” del 15 maggio 1946)- non era affatto chiusa sul piano geostrategico, trovando una sua formale ed effimera “sistemazione” solo col Trattato di Parigi (1947), che al suo art.50 imponeva la SMILITARIZZAZIONE dell’Arcipelago siciliano. Come finì lo sappiamo.

La Questione Siciliana –in chiave indipendentista- non aveva comunque trovato un “bilanciamento” nell’equazione geopolitica inter-imperialista del nascente “Nuovo Ordine di Yalta”: una contropartita nel Mediterraneo per la Russia staliniana…vagheggiata forse, senza troppa convinzione, dal delegato di Mosca, Vyšinskij (anche a Palermo il 18/12/1943). È quel Vyšinskij che –da presidente del Tribunale speciale stalinista nel 1938- aveva fatto internare nei GULAG o fucilare fior di comunisti, completando la distruzione controrivoluzionaria di quel che restava del partito bolscevico di Lenin e Trotskj. Quel “partito bolscevico” – poi decapitato e mascariato a 360°- che facendo una Rivoluzione nell’Ottobre 1917 aveva fermato la prima G.M. e riconosciuto per la prima volta nella Storia il Diritto all’Autodeterminazione di tutti i Popoli. Ma questa è un’altra Storia.


MALE ASSOLUTO. Il delirio nazionalista del Duce aveva distrutto la “Nazione”, della cui storia costituisce però il secondo “Risorgimento”: altro che “parentesi crociane” e “male assoluto”!. Il Fascismo fu l’autobiografia della “nazione tricolorata” nata sgorbia nel 1860. Né d’altronde si possono raddrizzare le gambe agli italicani!. Quanto al Nazifascismo…non fu il “male assoluto”, ma solo un suo terrificante volto: una maschera del “male assoluto”. La GUERRA è il MALE ASSOLUTO!. E la bomba atomica americana su Nagasaki è la sintesi totale di un MALE ASSOLUTO che incombe sul Mondo del Secolo XXI.

E ora?. L’attuale “ciclo storico europeo” è ancora determinato strutturalmente dagli esiti della seconda Guerra Mondiale. Altro che Novecento, il “Secolo breve”!. In Sicilia più che altrove è un “passato che non passa”. E il lungo e controverso processo di unificazione neoimperialista del “Vecchio Continente” è stato reso possibile dall’implosione russa del “1989” che fece svanire l’Ordine di Yalta permettendo la rapida riunificazione tedesca culminata in appena un decennio nell’adozione della “moneta unica”.

Ma l’UE è ancora un “campo di battaglia” e il suo motore tedesco è tuttora “un gigante economico, ma un nano politico”, per quanto non privo di “proiezioni globali” e di “abili neutralismi”. Mentre, al di là della Brexit e del relativo declino dell’imperialismo USA, questa UE resta del tutto intrappolata nell’Ordine atlantista (NATO). La Sicilia ne costituisce un esempio clamoroso, per quanto incompreso.

Nelle Tempeste del Secolo XXI anche la “Questione Siciliana” tornerà nella Storia dei Vivi. Al momento, “i morti trascinano i vivi”. Onore a Canepa!.

@2019. Mario Di Mauro (saggio introduttivo al libro)