Chi era Navalny?.

Un dissidente per la democrazia, la libertà, la giustizia sociale?.
No: era un razzista e nazionalista russo, che si proponeva di sterminare i cittadini musulmani e le “razze inferiori” della FEDERAZIONE russa (formata da decine di etnie: tutte riconosciute, anche con autonomie speciali). Il signor Navalny li definiva “denti marci, da estrarre” e “mosche e scarafaggi che devono essere sterminati”.

Nella Repubblica italiana, applicando la Costituzione e le sue Leggi, il signor Navalny, sarebbe stato giustamente arrestato e condannato ad almeno 12 anni (Legge Mancino ecc.).

E, tanto per saperlo: nel programma politico “darwinista all’amerikana” del signor Navalny non mancavano la privatizzazione di industrie statali e servizi pubblici; e la distruzione del welfare universale (quel che ne resta).

Nel 2007, perfino Yabloko, il più antico partito liberale russo, ha cacciato Navalny per il suo “delirio nazionalista” e la sua partecipazione alla Marcia Russa, una manifestazione annuale che raduna migliaia di nazionalisti, monarchici e suprematisti bianchi russi sotto lo slogan “Russia per i Russi etnici”.

Ora, nello Spettacolo totalitario dell’Occidente decadente, le vere opinioni politiche di Navalny vengono occultate, e se va bene viene educatamente definito un “ultranazionalista”.
Nè si dice dei milioni di dollari provenienti dai finanziamenti statunitensi, britannici e tedeschi alla sua organizzazione.
Ecco Navalny: un fascista colorato, “agente di destabilizzazione” filo NATO e poco più.

Sia chiaro: non ci fa alcun piacere la morte di nessuno, né la repressione brutale di qualunque opinione (tanto più che il Potere dispone di un intero sistema di dispositivi legali: per isolare le dissidenze e ne sappiamo qualcosa sulla nostra pelle in questa Demokratura sofisticata).

Temiamo invece la morte della Verità. E’ ovvio che lo Spettacolo euro-atlantista stia santificando un suo martire. Ma ora, il signor Navalny è scandalosamente paragonato al dottor Martin Luther King Jr. e a Nelson Mandela. Il troppo è troppo: e la censura -su questo e altro- è ormai asfissiante.

Intanto, massacrano Assange… In silenzio!.
La Verità è sempre la prima vittima, di ogni Potere e ad ogni latitudine. Cerchiamola e Difendiamola ad ogni costo!.

(TerraeLiberAzione).