Referendum in Australia. Gli “Aborigeni” non esistono!.

14 ottobre 2023. Le masse razziste dell’Australia hanno respinto con decisione la proposta di riconoscere i Diritti dei popoli indigeni nella Costituzione.

La cosa non ci sorprende: per il nostro Movimento LiberAzionista, l’Occidente Globale, malgrado i tentativi di “rieducarlo”, è un Esperimento storico-sociale, di lungo periodo, che vive la sua fase terminale da “Bestia” cieca e sterile.

In CoScienza: “è criminale tutto ciò che ha come effetto lo sradicamento di un essere umano o l’impedimento di mettere radici.” – (Simone Weil)

“Nell’Era democratica, lo sradicamento è la matrice dello Stato moderno, l’essenza della violenza contemporanea, lo scopo della guerra, la materia prima del Mercato…”. (TerraeLiberAzione –1999)

Sulle Vie dei Canti rinnoviamo la nostra Amicizia al Popolo dei nativi australiani e la nostra Solidarietà con la loro Lotta per la Dignità. Punto.

Ma è bene chiarire, più in generale, che:

1-Il LiberAzionismo rifugge le “illusioni democratiche” e i “miti del consenso”: in ogni epoca lo Spettacolo dominante è lo Spettacolo delle Forze mentali dominanti, né potrebbe essere altro.

2-Le “maggioranze” non sono mai esistite. La Storia è Storia di minoranze organizzate: fin dalle comunità neolitiche.

3-Il mito della Democrazia “ateniese” è una nebbia fitta che occulta misoginia, schiavismo, xenofobia, razzismo e imperialismo predatorio: ecco il DNA della “democrazia, miglior involucro dell’imperialismo”, in tutte le sue varianti storicamente determinate: incluse quelle del pluralismo corporativo: definizione scientifica, realista e dialettica, del “Fascismo”.

4-Il LiberAzionismo è vaccinato contro il virus delle illusioni elettorali e referendarie, telecomandate dallo “Spettacolo”. Può “usarle come tribuna”, le teatrate votaiole, ma se le elezioni, in sè, servissero a “cambiare le cose” –in meglio e perfino in peggio!- le avrebbero già abolite. Il Potere sta Altrove. E niente “salvatori della patria”: non esistono.

5-Lo Stato-Nazione “borghese” ha esaurito la sua secolare “spinta propulsiva”. Ne sopravvive lo Spettacolo delle sue “Demokrature”, più o meno armate e nazionaliste; quanto alle “conquiste sociali” godrebbero di miglior salute in un nuovo Ordine delle Cose. Sia chiaro: lo zombi trascina i piedi: è morto, ma non lo sa. E colpirà ancora.

6- Il LiberAzionismo profetico promuove, in modalità glocal, il concetto di Autonomia comunitaria, federalista e solidale, declinato in una praxis produttiva di “liberazione dalle dipendenze” nell’apertura dialettica ai dati del Mondo.

Nuove Autonomie liberate da illusori e pestilenziali nazionalismi “in ritardo secolare”: scorie della Storia, armati di Stato borghese o aspiranti ad averne uno “proprio”. Tempo tragicamente scaduto (se non come precaria soluzione difensiva e transitoria contro un Genocidio: è il caso Palestina). Altra cosa è l’Autodeterminazione comunitaria e federalista dei popoli nel Mondo del Secolo XXI: tanto nelle “regioni sviluppate” quanto nelle Periferie in cui neanche “Dio” tiene più il conto delle Vittime.

7-Il LiberAzionismo, fondato sulla CoScienza di Specie, è un vettore della RiEvoluzione del Secolo XXI che realizzerà, a date condizioni, la Gemeinwesen 4.0: una Civiltà Umana, riconciliata con sé stessa e con Madre Natura, che si prenda Cura di questo piccolo pianetino disperso nell’infinito Cosmo.

8-Nell’Equazione del Secolo XXI, il Destino della Madre Terra sarà comunque determinato dalla soluzione che verrà data all’incognita “K”, Kapitalismus: tra Vulcano produttivo e Palude del Mercato, al tempo della grande “Mutazione antropologica”. La Ri/Evoluzione Umana è il vero “cambiamento climatico” di cui la nostra Specie ha necessità e urgenza!.


Il LiberAzionismo promuove la conoscenza, la comprensione e le relazioni dirette e solidali tra civiltà, popoli, città, comunità e persone del Pianeta Terra:

-rifiutando tanto il localismo asfittico quanto il cosmopolitismo a-storico;

  • incarnando, in modalità glocal, il Nomos della Terra nella valorizzazione ecosociale e bioregionalista dei paesaggi, delle risorse naturali, della biodiversità;

In questo pianetino “siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino” (Seneca). E ogni luogo è il “centro del mondo”, in ogni luogo batte il Cuore della Terra.

Sulle antiche Vie dei Canti è nata l’Umanità… da lì si deve ripartire con Tecniche 4.0 conquistate dal General Intellect umano: e non sono serviti referendum, nè elezioni!.

La Comunità TerraeLiberAzione.