L’ISOLA del DIAVOLO. Sul Golpe mediatico-giudiziario del 2010 (1)

“Lombardo è innocente!”: lo abbiamo urlato incazzati nel 2010. Perchè sapevamo tutto. Lo urliamo felici oggi, perchè quella “montagna di merda” si è dissolta al fuoco della Verità.

L’Odissea di Raffaele Lombardo descrive una persecuzione lunga 12 anni, con decine di “avvisi”- perquisizioni-interrogatori- udienze- infiniti processi (e speriamo siano finiti!).

Questa Odissea è nota e… E’ nota?. Ma quale Storia è nota?.

La Banalità del Male inscenò un sofisticato Golpe colonialista in modalità mediatico-giudiziaria (marzo 2010) contro un Movimento Autonomista; una Banalità che si è autoalimentata per oltre un decennio nelle nebbie delle sue stesse Tesi spettacolari. No, la Storia non è per niente nota!. L’Operazione Iblis –che ci aspettavamo- era chiara alla nostra Analisi fin da quando il TG1 della sera sparava contro Lombardo col bazooka del suo direttore Minzolini (16 titoli di apertura del Tg1 delle ore 20!) e il partito-giornale “la Repubblica” sparava titoloni del tipo: “Arrestate Lombardo!”.

Questi “killer del golpe mediatico-giudiziario” avevano Padroni-Mandanti?. In verità, se il sospetto è l’anticamera della Verità, non mancava manco l’ombra dei Servizi segreti (solo italiani?). Sorvoliamo sugli applausi forcaioli di una irredimibile, frustrata, allucinata e pestifera “società civile”: certi decerebrati dell’Antimaf, utili idioti di uno Spettacolo coloniale giunto a uno stadio terminale di insensatezza: se fosse per questi qua la Mafia S.p.A. avrebbe veramente la Sicilia in mano!.

Meno chiaro -ad altri- fu che stavano bombardando “oggettivamente” un neonato Movimento Autonomista -confuso e contraddittorio, certo; ma figlio intelligente di questa sicilietta idiotizzata, e di sicura naturale evoluzione in un grande partito dei “siciliani di forte concetto”, per dirla con Sciascia. La dimensione politico-strategica dell’Operazione Iblis andava ben oltre l’aggressione a un leader politico.
Non ha avuto vita facile quel MPA che disarticolò dall’interno il quadro politico coloniale sotto una guida di tipo bonapartista illuminata ed umile: me lo ricordo Raffaele quando venne a “bussare alla porta” dell’Istituto TerraeLiberAzione: “vi conosciamo, e sono qua, per imparare!”. Imparò tanto e velocemente, e ci insegnò tanto e velocemente: con confronti quotidiani che perdurarono diversi anni (anche sui punti di divergenza). Non gli abbiamo mai “chiesto” nulla… A differenza delle processioni di fame che affollavano le segreterie del MPA, veri ambulatori sociali, a volte perfino “campi per rifugiati”!.

Ci sarà tempo per scrivere una storia critica del primo MPA; al momento non è poco che non sia scritta con l’inchiostro dell’infamia in un Tribunale coloniale. L’imputato non è stato solo Lombardo, ma una intera “associazione politica di stampo…anticolonialista”. E perfino i Giudici ci sono apparsi infine esausti prigionieri nelle nebbie di questa infinita storia di una “colonia infame”. “Lombardo è innocente!”: lo abbiamo urlato incazzati nel 2010. Perchè sapevamo tutto. Lo urliamo felici oggi, perchè quella “montagna di merda” si è dissolta al fuoco della Verità. (1-segue)

@Catania, 7/1/2022.

Mario Di Mauro (portavoce della Comunità TerraeLiberAzione).

per approfondire: