A proposito di Pupi di pezza, di “redditi” e di “furbetti”.

CATANIA 13 febbraio 2019- Un sistema affaristico diretto dallo studio Pogliese, alimentato da liquidatori prestanome e imprenditori, che provvedeva a fornire “un pacchetto di misure” che avrebbe permesso di evadere imposte all’Erario per oltre 220 milioni di euro. E’ quello portato alla luce dalla Guardia di Finanza di Catania che, coordinata dalla Procura, ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip nei confronti di 11 persone per bancarotte fraudolente patrimoniali e documentali e reati tributari, anche in forma associata, favoreggiamento personale e reale. Nove indagati nell’inchiesta “Pupi di pezza”, tra cui Antonio Pogliese, padre del sindaco di Catania, Salvo, sono state poste ai domiciliari. Due imprenditori sono stati invece ‘interdetti dall’esercizio di impresa per un anno. Il procuratore Carmelo Zuccaro, parlando dell’inchiesta, ha affermato che è emerso un «sistema perverso di sottrazione all’erario di somme di denaro ingenti in maniera sistematica».

Ci risulta che –in seguito- gli imputati siano già stati “assolti” dal reato associativo: agivano nelle stesse modalità ma “a loro insaputa”!?.

220 milioni di euro (quelli accertati): a quanti “redditi di cittadinanza” corrispondono?. Sia chiaro: i “furbetti” vanno sempre colpiti: ma come mai non si parla mai dei “furboni”?. Il banditismo di alto bordo è derubricato a “marachella”: e ricominciano come se niente fosse.

Chi sono i “pupi di pezza”?. Chi sono i “noti imprenditori e professionisti”?. Silenzio di tomba. Quanto al Sindaco, è ancora al suo posto: come se non fosse stato eletto anche grazie allo “Studio tributarista” di Famiglia: il suo vero “comitato elettorale”. Altro che scappatoie dalla “Legge Severino” e festicciole da McDonald “a sovranismo familiare”!.

E’ Catania Bandita, bellezze!.

Calati i manu dal Reddito di Sopravvivenza!. L’Isola del Tesoro è ridotta a Isola dei Poveri, anche grazie a alla sua borghesia mercenaria e truffaldina, banditesca e…”spetta”!.

@La Comunità TerraeLiberAzione.