2001-2021. Facciamo due conti: “10 MILIARDI” ITALIANI PER INVADERE E OCCUPARE L’AFGHANISTAN.

Il nostro giudizio sulla Guerra Infinita dell’Occidente declinante contro il resto del Mondo -fin dal 1991!- lo abbiamo espresso diverse volte. Questa nota è dedicata al costo dei nostri “missionari”.

La “missione umanitaria” –si fa per dire- dell’imperialismo italiano in Afghanistan è costata ufficialmente 8.418.818.193.

Le spese totali ammontano ufficialmente a 8,4 miliardi di Euro, cui vanno aggiunti per il 2021 altre spese per il mantenimento e soprattutto per il ritorno in Italia del contingente. E l’importo non comprende i costi indiretti, quali: rinnovo degli armamenti e del munizionamento utilizzati nel corso della missione, loro adeguamento alle esigenze operative riscontrate durante la missione, costi sanitari e pensioni per i militari morti e feriti.

Viene, come sempre, spacciata la favola degli “italiani brava gente” secondo cui l’imperialismo italiano ha contribuito a portare sicurezza e benessere al popolo afghano e soprattutto libertà alle donne; e che i soldati italiani non hanno portato morte, ma progetti di sviluppo economico, come solo essi sanno fare meglio di qualsiasi altro esercito. Insomma, l’esercito di Roma è una ONG umanitaria camuffata da esercito!.

I tanto vantati progetti socio-economici rientravano nell’attività dei 27 “PRT – Provincial Reconstruction Teams” (Squadre di Ricostruzione Provinciale) introdotti dagli occupanti statunitensi in Afghanistan “per garantire la sicurezza attraverso lo sviluppo e la ricostruzione, estendendo l’ambito territoriale e l’influenza sia delle forze della coalizione che del governo afghano” , in altre parole aiuti ai capi-villaggio in cambio di informazioni contro gli insorti, la delazione: vecchio arnese di corruzione delle tattiche colonialiste di contro-guerriglia.

L’Italia, responsabile del Regional Command West, ha avuto la responsabilità del PRT di Herat e – secondo quanto dichiarato dal ministro Guerini nell’audizione al Senato del 24 giugno 2021 – ha investito “dal 2004 a oggi circa 58 milioni di fondi nazionali impiegati a favore delle comunità afghane”.

58 milioni di Euro sono lo 0,058% dei circa 10 miliardi di Euro di costo della missione afghana: a tanto ammonta il “compenso della delazione”, presentato come impegno umanitario dei militari italiani che hanno partecipato alla ventennale occupazione del martoriato paese. Tanto per saperlo.

@TERRAELIBERAZIONE-NEWS.