RISPUNTANO CADAVERI, NELL’ISOLA DEI DESAPARECIDOS…


Ci risiamo?. Il cadavere ritrovato “casualmente” in una grotta dell’Etna, è uscito dalle nebbie di Gladio 2.0?.
1-Verificare subito se quel cadavere ritrovato sull’Etna è di Mauro De Mauro, il grande giornalista d’inchiesta desaparecido nel 1970.
2-Non è vero che “le persone informate dei fatti sono tutte decedute”: è ragionevolmente probabile, per esempio, che NITTO SANTAPAOLA -un “sepolto vivo”- sappia di questo e d’altro.
Il Silenzio è un’arma formidabile, senza il Silenzio -più o meno “negoziato”- crolla il Deep state.
3-…se quel cadavere ritrovato sull’Etna è di De Mauro… anche il luogo e la tempistica del ritrovamento -per quanto in forma di sospetto- diventano oggetto di riflessione, di inchiesta indipendente, di dubbi legittimi.
Se non lo è, punto. Non ci vogliono altri 50 anni per un test DNA!. E la chiudiamo qui.

Ha fatto bene il quotidiano LA SICILIA a dedicare alla vicenda l’intera apertura di prima pagina: bravi!.
Certo che le coincidenze fisiche sono troppe, IMPRESSIONANTI. vanno chiarite subito e senza depistaggi.
Di desaparecidos in Sicilia ce ne sono a migliaia (non lo dice nessuno: tanti sono “gli scappati”, ma non pochi sono stati squagliati, bruciati, infoibati). Qualche buona Domanda… è sempre meglio di tante pessime Risposte. Il dubbio è l’anticamera della Verità. Al momento -dopo 50 anni di nebbie e depistaggi- possiamo rendere onore civile solo al cane Halma della GdF. Sempre meglio di niente.

Mario Di Mauro -portavoce Comunità TerraeLiberAzione