AL REFERENDUM – VOTIAMO NO! NO! NO!

Invece di tagliarsi le loro teste vuote, tagliano il “numero dei parlamentari”. Perché?. Per risparmiare “quattro lire”. E’ meno dello 0,0000000001% del bilancio dello Stato!. Il nulla. Dunque, la questione è ben altra, e ci vorrebbe ben altro spazio e tempo per analizzarla e comunicarla bene.

In realtà –in questo delirio populista referendario di un Paese nato sgorbio nel 1860- si sta commettendo un crimine storico, distruggendo definitivamente ogni possibilità di rappresentanza diretta e dal basso di intere Regioni: prendiamo il caso della Sicilia, già penalizzata da sbarramenti elettorali che rendono quasi impossibile l’elezione di deputati non “tossicodipendenti” e servi di partiti tricolorati.

E’ evidente che questa operazione referendaria neocentralista produrrà la definitiva perdita della stessa possibilità di rappresentanza politica diretta per Noi Siciliani e non solo.

Rinnovando il nostro antico vaccino contro le “illusioni parlamentari”, ripetiamo che gli “eletti” e/o “nominati” contano comunque quanto il due di coppe con la giocata a mazze: il POTERE E’ ALTROVE. Ma –sia chiaro- ci stanno togliendo, de facto, il diritto di partecipare alle loro farse elettorali: grazie!.

E il peggio sta per arrivare: abbiamo notato che nella nuova legge elettorale – posta a condizione del “SI” da parte di PD e LEU- è spuntata anche l’eliminazione dei collegi regionali nell’attribuzione dei seggi al Senato della Repubblica!.

Invece di regionalizzare, quantomeno, le soglie di sbarramento, hanno deciso di tapparci la bocca per sempre. State pur tranquilli, troveremo altre strade, per difendere il nostro Diritto alla rappresentanza: comunque, l’Art.21 della Costituzione Repubblicana è ormai l’ultimo Bastione prima del burrone. Viva l’Art.21! Viva la battaglia finale per difendere la libertà d’espressione (e di rappresentanza)!.

Una provocazione: se proprio si vuole risparmiare torniamo alla monarchia, meglio, al Re Sole, così se va male…. un colpo alla testa e avanti il prossimo.

Quanto al nostro voto referendario, la pensiamo come l’ex procuratore della Repubblica di Torino, Armando Spataro: “voterò senza alcun dubbio NO in questo referendum così come ho fatto con le pessime riforme precedenti, quella berlusconiana del 2006 e quella renziana del 2016”.

La Comunità TerraeLiberAzione.

Referendum sul “taglio dei parlamentari”.

SICILIA, 21 settembre 2020. – Gli elettori chiamati alle urne erano 3.957.819.
Ha votato il 35,39%, la percentuale più bassa tra le regioni. Ha votato uno su circa tre. E –di questo 1/3- circa 3 su 4 hanno votato “SI”: contro se stessi -ma non lo sanno e non lo sapranno: nè ci interessa più di tanto. Le illusioni parlamentari sono nebbia per fessi: il POTERE E’ ALTROVE.
Valuteremo il dato siciliano –come sempre, da decenni- con metodo scientifico.
@ Istituto TerraeLiberAzione.