Le Vie della Guerra sono infinite!

“KILLER CHIP made in STM: anche a GAZA?”

“Il MICROCHIP è una conquista del General Intellect umano. E’ un campo di battaglia della Terza Guerra Mondiale ormai in corso. E sarebbe una potenza al servizio della RiEvoluzione umana verso la Gemeinwesen: la Comunità di Specie riconciliata con sé stessa e con Madre Terra.

Senza microchip si ferma il Mondo: l’intera meccatronica col suo esercito di robot-operai, i satelliti, le dorsali TLC, i computer e i telefonini che integrano decine di servizi, le auto, le navi, gli aerei, i droni … e una montagna di “prodotti finali” alla cui cima regnano le Armi”. (TerraeLiberazione- n°1- 2024)

“L’avventuristica Transizione -energetica, digitale e militare- per il RIARMO dell’Europa capitalistica che “veste verde”, può intanto fare a meno di Cibo sano e di un Paesaggio agrario eco-sostenibile (e di EUROBOND militaristi?)”. (TerraeLiberazione- n°3- 2024)

Da Lione, a proposito di STM (multinazionale italo-francese inter-statale), ci scrivono:

“A TerraeLiberAzione. (…) abbiamo letto il vostro report “STM: un’ASTRONAVE High Tech nel “PANTANO” dell’ETNA VALLEY – E anche nel “Digitale” piovono Miliardi su SICILY PARK: nel CICLO del CARBURO di SILICIO per il RIARMO EUROPEO”. Il vostro Lavoro è veramente notevole. Vi inviamo al proposito una documentazione della nostra Confédération Générale du Travail (CGT) dell’STM. (…) ” – V.P.


(traduzione e adattamento nostri @TerraeLiberAzione)

(…) Il 3 giugno 2024, la CGT -Confédération Générale du Travail- si è rivolta alla direzione della ST con una lettera aperta sulla situazione a Gaza. Abbiamo chiesto (e chiediamo ancora!) al management “di adottare misure forti e urgenti per garantire che la nostra azienda, STMicroelectronics, non partecipi direttamente o indirettamente al massacro in corso a Gaza e in Cisgiordania, perpetrato dallo Stato di Israele”.

In particolare:

di sospendere immediatamente ogni collaborazione con le aziende del settore della difesa israeliano, comprese le aziende non legate agli armamenti, fino a quando i diritti del popolo palestinese non saranno completamente rispettati;
di rendere pubbliche, e in particolare comunicare al CSEC e ai CSE locali, tutte le partnership in corso con entità israeliane.
Nel corso del CSE centrale del 19 e 20 giugno 2024, il management ha risposto in modo vago di rispettare gli obblighi internazionali, di effettuare regolarmente controlli sull’utilizzo finale dei propri prodotti, “destinato a funzioni civili e null’altro”.

QUALI SONO I RAPPORTI TRA STM E ISRAELE?

1-La ST ha un fatturato di 120 milioni di dollari in Israele, ha aperto un centro vendite nel 2002, un centro ricerca e sviluppo nel 2012, un centro innovazione nel 2018.

2-La fonderia israeliana Tower Semiconductor, specializzata in circuiti analogici e sensori termici per gli armamenti, ha siglato una partnership con la ST per produrli in Italia.

3-La ST esalta il suo ruolo di promotore dell’innovazione in collaborazione con diverse aziende israeliane: fornitore diretto IAI (Israel Aerospace Industries) dell’esercito israeliano; di ADASKY-telecamere a infrarossi Hands On Training, il cui cliente Rafael è un’azienda israeliana di armi.

4-La ST fornisce chip alla SCD – SemiConductor Devices, un’azienda israeliana di droni.

5-AMAT è un fornitore di attrezzature per la ST, il suo 2° centro di ricerca e sviluppo dopo quello degli Stati Uniti con sede in Israele con più di 2000 dipendenti.

6-Un cliente top della ST è Mobileye, una società israeliana per la quale produce il Chip EyeQ per veicoli autonomi: i suoi clienti finali “civili” sono noti, meno noto è che gli ingegneri di Mobileye stanno sviluppando anche un imponente RoadBook, una mappa digitale di tutte le strade in America e in Europa (questo si che è “controllo del territorio”!). Le auto potranno leggere questo “Libro” per operare senza più la presenza fissa del conducente. (…)

Nel 2023 però ha iniziato a sgonfiarsi la “bolla” dell’auto elettrica e a diradarsi la nebbia del greenwashing: le “Case” automobilistiche hanno ridotto i piani industriali, rallentato la produzione e rinviato le “novità” EV.

Anche MOBILEYE contribuisce dunque a trascinare direttamente STM nel crollo degli ordini -e dei titoli di borsa- delle normali auto elettriche. Va meglio invece coi…droni: collaudati a Gaza.

Sia chiaro: nelle CVG -Catene del Valore Globali- qualsiasi prodotto elettronico ha buone probabilità di finire in un’applicazione militare e di essere utilizzato anche per mantenere l’occupazione della Palestina e il sistema di apartheid di cui i Palestinesi sono vittime.

Come dipendenti della STMicroelectronics, non possiamo accettare che il nostro lavoro sia al servizio di uno Stato che uccide la popolazione di Gaza e della Cisgiordania.

Poiché lo sappiamo, non possiamo restare in silenzio. La ST deve porre fine a tutte le sue collaborazioni: NO alla produzione di killer chip, NO a ogni collaborazione con uno stato genocidario!”.

Per approfondire leggi la rivista TerraeLiberAzione:> https://www.terraeliberazione.net/wp-content/uploads/2024/09/rivista1-2024-40.pdf