Gela. STORIA di SALVATORE, Operaio siciliano licenziato perché si è rifiutato di sversare in mare “vel-ENI in sub-appalto”.

E’ una storia lunga 4 anni: tra indifferenza di massa, complicità e cortocircuiti istituzionali, omertà di massmedia corrotti fino al midollo…

E’ una TAC di SICILY PARK e del suo metabolismo malato, al tempo dell’Imbroglio ecologico e del greenwashing.


Salvatore è nato a Gela 65 anni fa. Padre di famiglia, sposato, nonno, con mutuo-casa ancora da estinguere. E’ vissuto sotto le ciminiere, respirando vel-ENI e tirando a campare, con Dignità, come poteva. E ora…

LICENZIATO!

Licenziato perché ritenuto DISOBBEDIENTE dalla Società siracusana “Guardia ai Fuochi –Archimede”, per la quale lavorava, che fa “servizio di antincendio ed antinquinamento” a Gela per conto della Capitaneria di Porto e al servizio della Raffineria.

DISOBBEDIENTE perchè non vuole svuotare “a mare” i veleni che si accumulano in sentina.

DISOBBEDIENTE perchè si rifiuta di introdursi senza dispositivi di sicurezza in locali saturi di vapori che hanno già provocato malori ad altri colleghi.

E’ anche INSOLENTE, Salvatore, perchè ha segnalato all’Ispettorato del Lavoro “certi comportamenti”, provocando le ire e le minacce da parte di qualche amministratore.

OLTRAGGIOSO è Salvatore, perchè ha osato mostrare a tutti le condizioni delle imbarcazioni sulle quali operano i dipendenti, palesemente inaccettabili per tutti, tranne che per la Capitaneria e per la Raffineria di Gela che continua ad usufruire, anche per operazioni molto delicate, dei servizi della Società.

INSUBORDINATO è Salvatore: reo di insubordinazione, per i datori di lavoro.

Il Giudice del Lavoro riconosce invece il valore ritorsivo del licenziamento e ne dispone il reintegro e il pagamento di arretrati e dei versamenti previdenziali ed assistenziali. Ma la società “Archimede” non OBBEDISCE al Giudice.

“TESTARDO”. Salvatore, che è un Grande Uomo che non si piega ai soprusi, si rivolge nuovamente alle “Autorità” denunciando la mancata osservanza della sentenza e chiedendo il proprio reintegro. La Giustizia se non è ingiusta è sicuramente lenta e avendo una famiglia, una casa da pagare, spese correnti da sostenere, avendo fatto ricorso agli aiuti della Caritas per portare cibo ai familiari… ha pensato, nei momenti di maggiore sconforto, di fare azioni molto clamorose. Troppo clamorose per gli Amici più vicini che nel sostenerlo siamo riusciti a dissuaderlo dal mettere in pericolo la propria vita, dopo aver salvato quella di tante altre creature.

ABBANDONATO!. Salvatore è stato abbandonato da Sindacati, politicanti e anche da molti colleghi, per non dire della pestifera “società civile in franchising” e…della massa rimbambita e indifferente che senza vel-ENI e Omertà va in crisi di astinenza…perfino al Tempo dell’Imbroglio ecologico.

INCATENATO!. Salvatore si incatena per 21 giorni davanti al Palazzo di Giustizia di Gela, fino a stare molto male ma, soprattutto, fino ad ottenere un incontro coi PM.

VINCERA’!. Salvatore non ha ancora vinto la sua battaglia. Da solo, non contro una qualunque “società di servizi” in appalto… . Ma contro un Sistema totalitario, imposto da uno Spettacolo neocoloniale secolare, che ha assorbito tutto e tutti, che genera corrotte rappresentanze, che si alimenta di ricatti e prepotenze, che umilia Vita, Dignità e Lavoro. E’ il Sistema del Kapitalismo e degli Zombi. Ma Salvatore in realtà sta vincendo… Salvatore, la sua catena l’ha usata per protesta. Per tutti gli altri –gli Zombi- la catena è deliberata accettazione di schiavitù.

PERCHE’ ACCADE?. Quella di Salvatore è in realtà la sintesi di una Storia lunga 60 anni.

Vent’anni fa si leggeva sul giornale TerraeLiberAzione –eroicamente diffuso a Gela nell’ostilità demenziale di troppi: “In questi ultimi decenni di saccheggio neocoloniale del territorio siciliano sono riusciti anche a far scomparire nel “nulla” qualcosa come 150 milioni di tonnellate di rifiuti nocivi della petrolchimica: e non ci si venga a dire che è colpa della mafia, perchè quella, semmai, è solo una lurida “società di servizi”, nonchè il più comodo alibi spettacolare della dominazione neocoloniale sulla Sicilia. U pisci feti da testa e, sebbene di teste fetenti ce ne siano molte anche qui, questa non è in Sicilia. Enrico Mattei si vantava spesso “di aver violato per ottomila volte leggi, decreti, ordinanze, perchè l’Agip potesse svolgere i propri lavori senza rispetto per i suoli e per i centri abitati”…Qualcuno lo vorrebbe pure santificare”. (www.terraeliberazione.net)

E’ una storia infinita: basti pensare al falso depuratore di IAS-Priolo (Industria Acqua Siracusana), una società mista pubblico-privato che ha per azionista di maggioranza la criminale e mercenaria “Regione Siciliana”. E le bonifiche?. E’ Sicily Park, bellezze!.

Gela, 7 ottobre 2023. “Con Salvatore!”: la Comunità TerraeLiberAzione e Gran Sicilia.


SICILY PARK-NEWS

Roma, febbraio 2023. Un DPCM del governo “Meloni”, dichiarandolo “impianto di interesse strategico nazionale” e annullandone il sequestro ordinato dalla Procura siracusana, ha ri-legalizzato il falso depuratore di IAS-Priolo (Industria Acqua Siracusana), una società mista pubblico-privato che ha per azionista di maggioranza la criminale e mercenaria “Regione Siciliana”.

Lo stabilimento IAS in teoria “depura” i reflui inquinanti dell’industria petrolchimica, ed era sotto sequestro da giugno 2022: il depuratore dei velENI, è adesso identificato come un “bene strumentale” e può tranquillamente s-funzionare e inquinare anche grazie a controlli taroccati legalizzati: l’immissione in aria e mare di inquinanti verrà calcolata su una media annuale, e da enti certificatori strutturalmente corrotti.

La Procura siracusana –sostenendo tra l’altro una tesi che TerraeLiberAzione e pochi altri si urla da 40 anni- ha certificato un “disastro ambientale di cui tutti –industriali, amministratori nominati dal pubblico, tecnici in servizio nell’impianto – erano a conoscenza”. Ne abbiamo viste tante “nel mare color del mercurio dove l’aria odora di morte” (@2003-TerraeLiberAzione).

La cosa non ci sorprende. E’ Sicily Park, una riserva indiana perduta a sé stessa. Ormai ne teniamo solo un Diario, prima o poi servirà.