SICILY PARK. VERSO IL TERRICIDIO FINALE (1)

“A.A.A. Isola soleggiata offresi. E B.a.n.a.n.e. per gli indigeni”.

La tecnologia fotovoltaica di base per la trasformazione del Lavoro del Sole in corrente elettrica è semplice e magnifica come la fotosintesi clorofilliana che rigenera i cicli della Natura. Per quanti sviluppi positivi abbia avuto negli ultimi anni (film, vernici, concentrazione…, ma anche lampade Led e batterie al litio per una accumulazione finalmente efficace) i suoi principi sono antichi quanto la Vita sulla Terra. E in verità nessuno “produce” Energia solare ed eolica, se non il Sole stesso. E’ il Lavoro del Sole.

La tecnologia di base per produrre corrente elettrica più pulita e rinnovabile, esiste da decenni. Tenuta ai margini, tinteggiata perfino di folklore hippies, non poteva certo proporsi come alternativa a un Mondo plasmato a immagine e interessi –e che Interessi!- di Cartelli Mondiali del Petrolio, del Carbone, del Nucleare: con relativi Stati fantoccio, Eserciti e mercenari vari, Boom economici e Bummi e basta.

La Sicilia del mito è l’Isola del Sole. Ma lo sviluppo della produzione di energia solare parte solo nel 2008, da Zero Kilo Watt. C’era stata, negli anni Ottanta, l’avventura della piccola centrale sperimentale di Adrano…ma, appunto, fu solo una avventura. C’era stato, in seguito, l’esperimento arkimedico animato dal prof. Rubbia a Priolo, osteggiato da “Poteri Forti” e realizzato poi in Spagna. Ma fino al 2008 il dato di produzione era zerotituli.

In quegli anni, il primo PEARS, il Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana, ebbe una gestazione tardiva e tormentata, e so di cosa scrivo, avendola vissuta “dalla parte della mia Terra”. Si poteva solo resistere al saccheggio di Vento e Sole- e malgrado sentenze del TAR e perfino della Corte costituzionale che ristabilivano la Legalità colonialista, per non dire del Golpe mediatico-giudiziario che distrusse il governo Lombardo e il Movimento per l’Autonomia (2010).

Il vento imperialista della “Compagnia europea delle Indie mediterranee” soffiava a tempesta, animando anche l’impazzimento di centinaia di “sviluppatori”, più o meno improvvisati: geometri e ragionieri e impiegati del Catasto…tutti vendevano e compravano carte che figliavano altre carte…Per non dire di Cosa Nostra S.p.A. che le “carte” se le sa fabbricare a kmzero.

Da un ventennio scriviamo su TerraeLiberAzione che “sul Lavoro vero -nel confuso, polverizzato e dopato Paesaggio agrario e zootecnico siciliano- incombe la colonizzazione multinazionale dell’eolico e del fotovoltaico speculativi: un Desert Tech s’avanza nelle nebbie greenwashing dell’Imbroglio ecologico 4.0”. (TerraeLiberAzione lo previde negli anni Ottanta: profetizzando l’avvento del Latifondo tecnologico-parassitario, era il 1984).

Ora –al Tempo della Pandemia secolare, della Transizione green euro-salvifica e nelle nebbie della Guerra dei Trent’anni scatenata dal Regime di Washington contro l’EurAsia- va in scena il film “A.A.A. Isola soleggiata offresi”. E piovono Miliardi: ma per chi?.

L’Isola del Tesoro è colonizzata e saccheggiata da una nuova “Compagnia delle Indie”, è condannata a pagare bollette da “curnuti e mazziati”, anche al Tempo dell’imbroglio ecologico e del Capitale che veste verde galleggiando su un oceano di profitti coloniali e… ”rinnovabili”.

E come se non bastasse, la Resistenza –politica, culturale, sociale- contro questo saccheggio neocoloniale è ora “diagnosticata come malattia”!. La Sindrome “B.A.N.A.N.A.”.

Insomma, chi si oppone al saccheggio coloniale è una scimmia?. Sicily Zoo-Park, ci mancava!. Anzi, ora si dice Bio Park: ma le gabbie stanno ancora lì. Non sto scherzando.

Eravamo rimasti al più grazioso NiMBY: “No nel Giardino di Casa Mia!”.

Nell’aprile 2022, anche a Catania, gli “avvoltoi” di Falck Renewables hanno promosso un workshop dal titolo “La Transizione Ecologica e la Sindrome B.A.N.A.N.A. – Strategie per una migliore accettabilità sociale dei progetti FER-Fonti Energie Rinnovabili”.

Sindrome “B.A.N.A.N.A.” (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything), “ossia l’evoluzione dell’opposizione alla realizzazione di opere in un territorio, con particolare enfasi sui progetti di impianti rinnovabili”…

Ora, dall’Hub siciliano, si preparano a saccheggiare anche il Sole e il Vento della nostra cara e affamata sorella Tunisia: con tanto di mega-elettrodotti, fotovoltaico Desert Tech 2.0 e gigantesche wind farm off shore, per non dire delle trivelle demenziali… mentre impazza il land grabbing fotovoltaico nelle campagne siciliane e l’Isola diventa hub-batteria elettrica neocoloniale d’Europa. (Piattaforma girevole –TerraeLiberAzione, 1984!)- Il Muro sull’Acqua divide solo i poveri!.

Sicily Park è una colonia militarizzata e di saccheggio: in Terramare e Cielo; da mezzo secolo è un devastante “rifornimento di benzina” tricolorata e ora anche “batteria elettrica” d’Europa.

Sicily Park è una “riserva indiana” assistita, dalla quale un milione di giovani sono stati costretti a scappare nel terzo ciclo della secolare “C.E.M (Coercive Engineered Migration: una selezione genetica al contrario -TerraeLiberAzione,1994). E per tornare a casa, nelle feste comandate, ci massacrano con tariffe aeree colonialiste, tanto per non farci mancare niente!. In Sicilia manca una compagnia aerea nostra: a tariffa sociale: altro che “cartelli e antitrust”: la struttura del mercato aereo, non meno del mercato energetico, è neocoloniale!. E c’è chi si vende i nostri Aeroporti all’asta global: il vero “Ponte per il Mondo”!.

Lo Spettacolo coloniale ha vinto?. Non ancora. Intanto i suoi spot inscenano la Banalità del Male. Anzi, la bananità!. Questa ce la segniamo.

Quanto alle “bollette energetiche”, rifiutando comunque la “monetizzazione del danno”, niente royalties alla “Regione”: sarebbe un “pizzo parassitario”: va tagliata la bolletta a Famiglie e Imprese, tutta: del 50% (IVA inclusa). TerraeLiberAzione lo sostiene, da decenni: lo abbiamo suggerito al Movimento per l’Autonomia che l’ha inserito in agenda di Governo: Schifani lo sta solo balbettando, mentre i giornaloni del Nord ci hanno già presi di mira. Ma ricordandoci sempre che in Trinakria, Terra Sacra, non ci sono suoli marginali, nè lande desertiche, semmai s’avanza una marginalizzazione e desertificazione culturale e colturale che dischiude abissi terrificanti.

Il nostro SI all’Eolico & Fotovoltaico eco-sociale è lungo 40 anni!. Il nostro NO al saccheggio delle risorse siciliane è lungo 40 anni!. Ci mancavano i Ladri di Vento e di Sole: ma li stavamo aspettando, da 40 anni. Eccoci!.

Mario Di Mauro – fondatore della Comunità TerraeLiberAzione