Da Parigi: parole, parole, parole ???

A TerraeLiberAzione / Lettera dalla Corsica.

Da Parigi: parole, parole, parole ???

di Petru Poggioli

Avremmo potuto trovare qualcosa di positivo, visto quello che sta accadendo oggi, se fosse successo almeno dal 2014 o dal 2015, e soprattutto dal 2017, con il 70% di elettori nazionalitari corsi all’interno delle istituzioni attuali della Corsica.

I media francesi, nonostante la guerra ucraina, nonostante le elezioni presidenziali, si sono degnati da qualche giorno -dopo le sequenze video-, di dare un’occhiata all’Isula, oltre che per una promozione turistica, oltre che per incoraggiare i francesi a venire a stabilirsi con noi in questo bel paese (isola della bellezza che è diventata un’isola di blocchi di cemento), oltre a vantarsi dei paesaggi (adombrando gli uomini e le donne di questo paese, quelli che ci vivono e le loro preoccupazioni e problemi su base giornaliera) o altro motivo, per oscuri fatti vari.

I politici francesi hanno l’obbligo di esprimersi sull’Isula. Nelle loro dichiarazioni (favorevoli o contrarie) compaiono parole (autonomia) messe fuori tabù, per forza degli eventi.

Ma, ma, ma… ci è voluto un dramma le cui responsabilità ricadono sullo Stato… e l’impegno resiliente e rivitalizzante di una giovinezza ardente…

E per ora questo sta accadendo senza che nulla di immediato, in realtà, un fatto concreto per rompere gli stalli costituzionali o altro (avranno il coraggio politico di capire che la Quinta Repubblica è vissuta, che non corrisponde più, al di là della Corsica , alle attese, anche di quei sempre più numerosi che se ne stanno allontanando e non vanno più nemmeno a votare) e che bisogna ripensare, immaginare, riflettere su altro per salvare la Repubblica.

E per ora le promesse, non seguite da fatti concreti, coinvolgeranno sempre e solo chi vorrà crederci. (per X motivi).

Per ora il Concreto è soprattutto il presupposto per la cessazione delle violenze, anche la condanna, ma nel frattempo i detenuti dell’Affare Erignac non sono ancora almeno avvicinati a casa, se non rilasciati, come consentito dalla legge: così come gli altri detenuti politici) e non c’è bisogno di attendere la rielezione di Macron, (il governo ha già mostrato la sua velocità nel rifiutare il loro riavvicinamento), e non è stato raggiunto alcun accordo sull’imperativo di non procedere per via giudiziaria contro chi ha partecipato alle Azioni dei giorni scorsi).

Quindi è chiaro che i giovani non si accontenteranno delle dichiarazioni di intenti.

Petru Poggioli

Aiaccio, venerdì 18 marzo 2022.

Per approfondire:

Corsica. STATU FRANCISI ASSASSINU!

LA MIA CORSICA