Il centro sociale “AURO”. Una pagina di storia catanese.

Il Comune procede allo “sgombero” dello storico Centro Sociale “Auro”, sito all’ex Monastero di sant’Agata in via Madonna del Rosario: per farne un “Hub per il turismo e la mobilità” con fondi del Ministero delle Infrastrutture.

L’Auro: quando ci sono entrato la prima volta, era il 1991, subito dopo la LiberAzione di quello Spazio, mi si parò alla vista un magnifico disastro da abbandono, popolato da fantasmi che in quel luogo avevano stampato il quotidiano “La Sicilia”: era come se fossero ancora lì.
Quel Luogo divenne –nella Catania che Risorgeva- un catalizzatore di belle energie giovanili e un propulsore di grandi iniziative culturali.

Ci sta che oggi se ne faccia altro, non ci sta per niente il tono livoroso e vendicativo che il Sindaco della Catania bandita & dissestata utilizza per rivendicare chissà quale sua “conquista”.

Lei –sindaco Pogliese- dove stava nel 1991?. Dove stava quando Catania risorgeva “dal basso”, dalle macerie di una “guerra civile a bassa intensità”?. Dove stava Lei?. Forse a “guidare i cori” nella “cuvva” del Cibali col fumogeno tricolorato in mano?. E dove è stato dopo?. A costruire la sua carriera politica “coi soldi di papà”, tenutario di Studio tributarista specializzato in reati fiscali per centinaia di milioni di euro e spaccio di carte false?. E per cosa “passerà alla storia”?. Per aver speso “danaro pubblico” in festini privati, perfino da Mc Donald: un vero “patriota”!.

Ma Vero è che la parabola trentennale del Centro Sociale Auro era in caduta libera da molti anni: il “centro sociale” era ridotto a uno zombi. Quel secolare Spazio meraviglioso ha dato –ancora una volta- quello che poteva dare. L’avrebbero dovuto riconsegnare chiavi in mano, al Comune, loro stessi. L’ex Monastero necessita veramente di un grande lavoro di restauro: e sappiamo di cosa parliamo. Come in tutte le avventure umane, c’è un inizio e una fine: no zombi!.

Come tanti, in una Catania che non esiste più, abbiamo condiviso belle serate all’Auro, ma non è mai stato un nostro punto di riferimento “politico”, se non quando veniva attaccato dal “Palazzo” in modalità repressive di quella magnifica attività socio-culturale anni ’90. E tutta questa Vita andrà perduta “come lacrime nella pioggia”?. No!.

Caro sindaco, si dia una calmatina: di “Auro 1.0”, in questa Città perduta a sé stessa, ce ne vorrebbero 1000!. E sarebbero anche ottimi “Hub turistici”!. Altro che la nostra amata e clamorosa “cuvva” al Cibali: questa Città autolesionista gioca in serie CC: Campionato Coloniale. E il “merito”, in fondo, è di tutti. Ci vuole molto a capirlo?. Si.
Quanto alla “ferita urbanistica” nel cuore della città…sta grondando sangue a poca distanza: e Lei, caro sindaco, ci sta dentro fino al collo: è il “Comune” dei dissesti e della cecità strategica. Altro che lo zombi di quel che fu 30 anni fa il centro sociale “Auro”!.

Ci vorrebbe un Martoglio per descrivere vizi e virtù di questa Catania perduta a sè stessa: nel centenario del suo barbaro e cinico assassinio. Amen.

Mario Di Mauro – portavoce della Comunità TerraeLiberAzione.