La Scienza è un campo di battaglia

Proviamo a ragionare.
La Scienza è un campo di battaglia, un terreno strategico di contese globali e di interessi giganteschi: la Scienza va liberata dalla logica del profitto e dai nazionalismi, ma non si butta la Scienza, semmai si buttano la logica del profitto e i nazionalismi.
Se si ferma la ricerca scientifica, per esempio sui vaccini, questa Umanità ne avrà ancora per poco (sebbene la sua estinzione non sarebbe un male per la Vita del pianeta che ci ospita).
Altro che no-vax, negazionisti “coviddi-non-ce-n’è” e altri terrapiattisti e cannibali!. E pochi vedono che una certa rabbia sociale -non priva di buone ragioni, anche legittime- viene “canalizzata su binario morto” dallo stesso Potere che credono di “contestare”.
Ma va rifiutata anche la logica della Paura: serve informazione corretta e plurale, non “terrorismo di regime” e ipocrisia!.
Si dica la Verità: solo la Verità rende liberi!. E si diffidi da chi propone facili “verità assolute”: non esistono!. La guerra umana contro il virus Sars Cov-2 è una avventura inedita: le incognite sono diverse, ma kista è a zita!.
Anche i “securitari” e i “libertari” a corrente alternata: addestrati e sinistrati, sono vittime del caos di un Secolo XXI avviato verso una Guerra Mondiale catastrofica: basta rilevare che nell’anno lungo della “crisi pandemica” l’industria militare è diventata -per investimenti e costi reali- quasi la prima industria del Mondo: + 2,6% a livello globale; +4,4% nei soli USA!. Se la gioca con quelli “sanitari” (e assicurativi).
No ai brevetti, diritto alle buone Cure per tutta l’Umanità!.
“La Scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’Umanità”. (Nikola Tesla)