U SICILIANU NOVU – di Francesco Vecchio

Che “il governo di Roma è il comitato d’affari delle Massomafie tosco-padane”, e che la Regione “siciliana” è un ente tricolorato e dannoso per il Cammino del Sicilianu Novu… i militanti di TerraeLiberAzione lo dicono da trentanni.

Che la “crisi del parlamentarismo è senza vie d’uscite”, ormai lo sanno anche al bar sport.

Nella “specialissima” Sicilia, perfino le leggi elettorali ricalcano le suddivisioni prefettizie, malgrado l’abolizione confusa delle provincie regionali: populismo e geografia coloniale, nebbia fitta sulla Regione fallita!. Abbiamo deputati regionali che non conoscono neanche l’Isola!. In compenso proliferano, come una epidemia, i partitini: anche “sicilianisti”. In Sicilia c’è un humus assai fecondo.

Ovviamente, ognuno di essi, è “l’unico”, il “migliore”, il “sale della terra”. Un nugolo di schegge impazzite che raccoglieranno voti tra cognati e inquilini da conferire negli immondezzai della conta idiota delle opinioni telecomandate!.

Ma la logica stessa del “partitino” condanna i suoi promotori alla disfatta. A prescindere.

Questa logica stessa, col suo carico di illusioni e la sua subalternità culturale a modelli che ci sono estranei, non ha nulla a che vedere col Cammino del Sicilianu Novu. Siamo su pianeti diversi.

Ci vuole una nuova Costituente Siciliana?. Certo, ma senza scorciatoie politiciste, senza “ammassi di sigle” più o meno confusioniste e presuntuose. Essa prenderà forma e sostanza sul lungo Cammino del Sicilianu Novu. O sarà una parodia: non ci interessa.

E’ la “Costituente” degli uomini e delle donne che vedono oltre le Nebbie dello Spettacolo coloniale, che costruiscono l’Isola-Giardino alzando uno sguardo critico e solidale sulle Cose della Vita e del Mondo.

Da questo dinamismo vitale, da questa nuova energia biopolitica, il Cammino del Sicilianu Novu, che costruisce “Case”, che pianta “Alberi”, che tesse Reti, potrà alimentarsi quel dinamismo economico di r/esistenza comunitaria, anche di “minoranze organizzate”, che ci permetterà di poter FARE la COSA GIUSTA, ogni santo giorno.

Voglio ringraziarla, la Comunità TerraeLiberAzione, questo magnifico e storico gruppo, che seguivo da tempo e al quale ho aderito 5 anni fa, con naturalezza, senza pesantezze e calcoli: qui si fa sul serio.

Dagli anni ottanta col diffuso giornale TerraeLiberAzione -giunse a 10.500 copie!- al 1992 alle Conferenze internazionali di Cagliari e Ajaccio, al 1996, animando la federazione Noi siciliani, ai tanti Cuncumi e Seminari, Comizi affollati e interviste Tv, articoli e saggi usciti su riviste e quotidiani… e decine di Azioni ben condotte. per non dire delle capacità di dialogo autorevole ad alti livelli: sempre al servizio di una Idea di Libertà, di Giustizia, di Amore per la Vita. Azioni coerenti frutto di Analisi rigorose, ben spiegate. Ad esse ormai attingono perfino i giornali “ufficiali”.

All’Istituto della Comunità TerraeLiberAzione si rivolgono decine di studiosi, associazioni attive, amici da mezzomondo. Lo vedo. Come vedo una rete viva, costituita da decine di uomini e donne attivi e pratici, rigorosi e allegri malgrado tutto. Uomini e Donne che parlano quando si deve parlare.

La causa dell’Indipendenza ha bisogno di Chiarezza e di Ribelli intelligenti, fatevi un giro anche nelle vomitevoli segreterie politiche dei big per capire che pensare con la propria testa è il più grande, enorme, nobile, meraviglioso atto di ribellione. E altro che partitini, nati morti come la pecora Dolly!.

U Sicilianu Novu vince ogni giorno!. Pani, Pacenzia e Tempu.

Francesco Vecchio – Comunità TerraeLiberAzione.