Napolitano

E’ morto, a 98 anni, Giorgio Napolitano, grande statista, “figura tragica” del lungo Novecento e sintesi eccelsa di opportunismo e trasformismo: un vero italiano. A suo modo “coerente”.

Conosciamo fin troppo bene la biografia di Napolitano (e il suo contesto storico). Oggi, tra i suoi “capolavori”, ne ricordiamo uno: nel febbraio 2011 -in qualità di presidente della repubblica e capo del consiglio supremo di difesa- nelle nebbie pianificate del GolpeGuerra imperialista contro la Libia di Gheddafi e la sua Moneta Africana di Sviluppo- “Re Giorgio” impose la “sospensione” del recente Trattato di Amicizia italo-libico e l’entrata in guerra dell’imperialismo italiano, aderendo tra i primi alla grande coalizione criminale diretta dai Regimi di Parigi e Londra, col sostegno militare del Regime di Washington, e l’adesione delle monarchie arabo-petrolifere e della Turchia neo-ottomana.

Giorgio Napolitano (col ministro della guerra Ignazio La Russa, il PD e tutto il circo parlamentare e mediatico) ha fatto il suo dovere: da leale presidente della repubblica tricolorata di GLADIO 4.0.

Che lo descrivano, nelle loro Tv a reti unificate, come un “Uomo di Pace”, non ci sorprende: il Regime di Roma nasconde perfino il suo certificato di nascita: 1860, un GolpeGuerra di invasione contro lo stato delle Due Sicilie, il cui studio ci permise di capire subito cosa stesse avvenendo in Libia, nelle nebbie delle Primavere colorate. E addirittura di spiegarlo ai nostri amici di Tripoli!.

I funerali di stato e le bandierine a mezz’asta, “Re Giorgio”, se li merita veramente. Il vostro stato, le vostre bandierine… il vostro “Re Giorgio”.

E col Rispetto dovuto a una persona così longeva (e di indubbia cultura e intelligenza) rivolgiamo civilmente le nostre condoglianze repubblicane alla Famiglia. Che la terra gli sia lieve.

La Comunità TerraeLiberAzione.