SICILY PARK. PIOVONO MILIARDI per il TERRICIDIO FINALE

“A.A.A. Isola soleggiata offresi. E B.a.n.a.n.e. per gli indigeni”.

Piovono Miliardi su Sicily Park. Da “Secoli”. E la Petrolchimica colonialista ed ecocida dovrebbe avere insegnato qualcosa, no?. Ora ne arrivano ben 15 miliarducci per il “Ponte dei Miracoli” (un’Opera ottocentesca, inutile alla Sicilia e dannosa al Mondo: mentre gli Aeroporti siciliani, il vero Ponte per il Mondo, da “Fontanarossa” in poi, nell’idiozia di massa, vanno alla deriva delle privatizzazioni all’Asta global: con tanto di “caro voli”!).

Piovono Miliardi su Sicily Park. Nelle nebbie ipocrite della “Transizione ecologica”, Sicily Park è una secolare “piattaforma girevole” dell’Imperialismo euro-atlantista (TerraeLiberAzione lo scrisse nel suo Manifesto fondativo del 1984!). Il secolare Rifornimento di benzina tricolorata è ora anche Batteria elettrica d’Europa.

Piovono Miliardi su Sicily Park. Un esempio. TERNA-2023. Oltre 21 miliardi di euro di investimenti, progetto Hypergrid: e… 11 miliardi di euro per cinque nuove dorsali elettriche che consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio (?!) da Sud verso Nord; oltre 30 opere strategiche per favorire il raggiungimento dei target nazionali e internazionali di decarbonizzazione: ulteriore rafforzamento di Terna quale regista della transizione energetica… Lo scrivono loro, per la “valorizzazione di sinergie infrastrutturali con interventi strategici per il Paese già pianificati, come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link”. Per carità, una logica c’è: ma non ci venite a raccontare balle colonialiste “per lo sviluppo della Sicilia e del Sud”!.

Di esempi ne avremmo a decine, ma abbiamo scelto di riflettere in profondità: tanto, ormai, noi della Comunità TerraeLiberAzione viviamo quasi tutti fuori da questa sicilietta perduta a sé stessa, che osserviamo con serena disperazione.

Se l’Energia del Vento, con l’invenzione della vela, da millenni muove le umane navi sui mari del Mondo; ed è lungo secoli il suo utilizzo nel lavoro dei mulini (recenti studi hanno ipotizzato che gli Olandesi si ispirarono ai mulini siciliani)… più recente è la tecnologia fotovoltaica di base per la trasformazione del Lavoro del Sole in corrente elettrica: semplice e magnifica come la fotosintesi clorofilliana che rigenera i cicli della Natura. Per quanti sviluppi positivi abbia avuto negli ultimi anni (film, vernici, concentrazione…, ma anche lampade Led e batterie al litio per una accumulazione finalmente efficace) il suo Lavoro è però antico quanto la Vita sulla Terra. E in verità nessuno “produce” Energia solare ed eolica, se non il Sole stesso. E’ il Lavoro del Sole.

La tecnologia di base per produrre corrente elettrica più pulita e rinnovabile, esiste comunque da molti decenni. Tenuta ai margini, tinteggiata perfino di folklore hippies, non poteva certo proporsi come alternativa a un Mondo plasmato a immagine e interessi –e che Interessi!- di Cartelli Mondiali del Petrolio, del Carbone, del Nucleare: con relativi Stati fantoccio, Eserciti e mercenari vari, Boom economici e Bummi e basta.

La Sicilia del mito è l’Isola del Sole. Ma lo sviluppo della produzione di energia solare parte solo nel 2008, da Zero Kilo Watt. C’era stata, negli anni Ottanta, l’avventura della piccola centrale sperimentale di Adrano…ma, appunto, fu solo una avventura. C’era stato, in seguito, l’esperimento arkimedico animato dal prof. Rubbia a Priolo, osteggiato da “Poteri Forti” e realizzato poi in Spagna. Ma fino al 2008 il dato di produzione era zerotituli.

In quegli anni, il primo PEARS, il Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana, ebbe una gestazione tardiva e tormentata, e so di cosa scrivo, avendola vissuta “dalla parte della mia Terra”. Si poteva solo resistere al saccheggio di Vento e Sole- e malgrado sentenze del TAR e perfino della Corte costituzionale che ristabilivano la Legalità colonialista, per non dire del Golpe mediatico-giudiziario che distrusse il governo Lombardo e il Movimento per l’Autonomia (2010).

Il vento imperialista della “Compagnia europea delle Indie mediterranee” soffiava a tempesta, animando anche l’impazzimento di centinaia di “sviluppatori”, più o meno improvvisati: geometri e ragionieri e impiegati del Catasto…tutti vendevano e compravano carte che figliavano altre carte…Per non dire di Cosa Nostra S.p.A. che le “carte” se le sa fabbricare a kmzero.

Da un ventennio scriviamo su TerraeLiberAzione che “sul Lavoro vero -nel confuso, polverizzato e dopato Paesaggio agrario e zootecnico siciliano- incombe la colonizzazione multinazionale dell’eolico e del fotovoltaico speculativi: un Desert Tech s’avanza nelle nebbie greenwashing dell’Imbroglio ecologico 4.0”. (TerraeLiberAzione lo previde negli anni Ottanta: profetizzando l’avvento del Latifondo tecnologico-parassitario, era il 1984).

Ora –al Tempo della pandemia secolare, della Transizione green euro-salvifica e nelle nebbie della Guerra dei Trent’anni scatenata dal Regime di Washington contro l’EurAsia- va in scena il film “A.A.A. Isola soleggiata offresi”. E piovono Miliardi: ma per chi?.

L’Isola del Tesoro è colonizzata e saccheggiata da una nuova “Compagnia delle Indie”, è condannata a pagare bollette da “curnuti e mazziati”, anche al Tempo dell’imbroglio ecologico e del Capitale che veste verde galleggiando su un oceano di profitti coloniali e… ”rinnovabili”.

E come se non bastasse, la Resistenza –politica, culturale, sociale- contro questo saccheggio neocoloniale è ora “diagnosticata come malattia”!. La Sindrome “B.A.N.A.N.A.”.

Insomma, chi si oppone al saccheggio coloniale è una scimmia?. Sicily Zoo-Park, ci mancava!. Anzi, ora si dice Bio Park: ma le gabbie stanno ancora lì. Non sto scherzando. Eravamo rimasti al più grazioso NiMBY: “No nel Giardino di Casa Mia!”.

Nell’aprile 2022, anche a Catania, gli “avvoltoi” di Falck Renewables hanno promosso un workshop dal titolo “La Transizione Ecologica e la Sindrome B.A.N.A.N.A. – Strategie per una migliore accettabilità sociale dei progetti FER-Fonti Energie Rinnovabili”.

Sindrome “B.A.N.A.N.A.” (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything), “ossia l’evoluzione dell’opposizione alla realizzazione di opere in un territorio, con particolare enfasi sui progetti di impianti rinnovabili”…

Ora, dall’Hub siciliano, si preparano a saccheggiare anche il Sole e il Vento della nostra cara e affamata sorella Tunisia: con tanto di mega-elettrodotti, fotovoltaico Desert Tech 2.0 e gigantesche wind farm off shore, per non dire delle trivelle demenziali… mentre impazza il land grabbing fotovoltaico nelle campagne siciliane e l’Isola diventa hub-batteria elettrica neocoloniale d’Europa. (Piattaforma girevole –TerraeLiberAzione 1984!)- Il Muro sull’Acqua divide solo i poveri!.

Piovono Miliardi su Sicily Park. Da “Secoli”. Lo Spettacolo coloniale ha vinto?. Non ancora. Intanto i suoi spot inscenano la Banalità del Male. Anzi, la bananità!. Questa ce la segniamo.

Mario Di Mauro – fondatore della Comunità TerraeLiberAzione