LEGGE & POVERTA’

Aprile 2021. Anno secondo della crisi pandemica. Su proposta della Comunità di Sant’Egidio –lanciata sul quotidiano “La Sicilia”- si è aperto un confronto pubblico sulla necessità di una “Legge siciliana sulla Povertà” (il cui ddl sta miracolosamente correndo sulle trazzere istituzionali dell’ARS: dalla commissione Salute al…bivacco dei Figli d’Ercole) . Tutti d’accordo, almeno a parole. E chi potrebbe essere a favore della Povertà?. Forse, oggi, non lo sarebbe manco San Francesco!. Comunque il titolo andrebbe precisato: semmai una legge “contro”, non “sulla” Povertà. Sorvoliamo.

Domanda: una Legge regionale –vabbè-ma con quali strumenti e risorse?. Certo non si risolve un immane dramma sociale con una manciata di milioni, pari a meno dello 0,1% del Bilancio regionale: zero virgola uno!.

La palude del parlamentarismo chiacchierone di questa “riserva indiana” –stanata da Emiliano Abramo (Comunità di Sant’Egidio)- ne sa in Verità molto meno dell’INPS che sta già provvedendo – come può- alla sopravvivenza di mezzo popolo siciliano, in questa Isola del Tesoro ridotta scientificamente a Isola della Miseria.

Ma la Povertà siciliana si combatte creando e redistribuendo Ricchezza. Come?. Col Lavoro siciliano. Altra cosa è l’assistenzialismo, da non confondere con la necessaria assistenza: come dire la polmonite e i polmoni!. La Domanda –contro la Povertà- è: “Quale Lavoro, per quale Sicilia, nel Mondo del Secolo XXI?”. Dobbiamo imparare a moltiplicare i pani e i pesci!.

Questa “Sicilia” senza TESTA è ridotta a “colonia compassionevole” dell’INPS. Ma serve veramente una Leggina regionale “sulla” Povertà?. O sarà uno spot elettorale dei “Figli di Ercole” dell’ARS?. O una nuova “Tabella H” ad hoc, per la rete –non priva di grandi meriti e di qualche ombra- del Terzo Settore?. Lo si dica, e la si “incardini” bene e con trasparenza d’applicazione e verifica.

La “crisi pandemica” sta ridisegnando ovunque la Società, le sue classi, le nostre vite: e non siamo “tutti sulla stessa barca”!. Alla fine di questa “crisi pandemica”, i pochi ricchi saranno più ricchi, e una marea di nuovi poveri porrà –anche nelle metropoli del Mondo “ricco”- Domande che non avranno né potrebbero avere alcuna vera Risposta globale all’interno di questo “Sistema”: tanto più con leggine da zerovirgola, che vanno comunque adottate essendo pur sempre parte della soluzione e non del problema.

E la “Ripartenza” post-pandemia?. Si, per emigrare: con “biglietto di solo-andata”.

Mario Di Mauro – portavoce della Comunità TerraeLiberAzione.