Sicilia, colonia-virus:
tabbuti veri e carte false
nella banalità del Male

A marzo 2020 -in pieno lockdown- la Comunità TerraeLiberAzione denunciò “l’impreparazione, il caos e la palude truffaldina che, nelle nebbie securitarie, si agita nella Regione Siciliana in crisi pandemica, intorno al suo miliardario bankomat sanitario”.
Non siamo “maghi”, conosciamo vizi e virtù della “Sanità” siciliana. Abbiamo sollecitato le Procure, “urlato dai tetti” e anche in civili e disciplinate grandi manifestazioni di piazza a Catania, che abbiamo co-organizzato: con chiarezza: “La Pandemia c’è! – La Fame anche!”.
Già a maggio scoppiò la prima bomba giudiziaria: con l’indagine “Sorella Sanità” che mandò in galera il “capo per l’emergenza” nominato dal ColonNello e dal suo fido Razza… il dott. Candela.
Ora siamo ai “numeri taroccati” dalla Regione, ai morti “spalmati” per dichiarare “zone colorate” a piacimento: statistiche taroccate per manipolare indici e curve, magari su input dell’algoritmo dei sondaggi della Comin&C?. (ma c’è anche altro: lo vedrete).

Il ministro regionale Razza si è dimesso ed ha fatto bene; Lui non è in malafede, è peggio: è convinto!. In fondo, le Parole escono da sole…dalla hybris, dall’arroganza di chi magari ha “due cervelli, ma non ha un cuore”: e spalma “tabbuti” come se fossero solo casse di legno…
E’ la banalità del Male, inscenata nel teatrino di una sicilietta italienata e culturalmente “autistica”: “Diventerà spalmabile”!. Mal che vada – il sergente Razza e il suo ColonNello li consideriamo “criminali innocenti”: tristi, solitari y final, sintesi di questa sicilietta italienata: Isola del Tesoro per chi la saccheggia, Isola dei Poveri per chi ci vive: siamo una “colonia compassionevole” dell’INPS.
Ergo: tutti “assolti, per non aver compreso il fatto”. Tutti: anche quei “milioni di complici” che hanno applaudito al delirio securitario del ColonNello che invocava l’intervento dell’Esercito, al diversivo razzista estivo contro 4 zattere di profughi e perfino alla infame primaverile “caccia agli untori” che ha colpito gli emigrati siciliani in rientro di salvezza: invece di aiutarli!.

Tutto si “giustifica”…anche l’Idiozia, un male che non ha vaccino: ci spezza il cuore dirlo, ma neanche i “porci” possono difendere chi “spalma morti”. La Magistratura fa il suo lavoro, che va meglio “contestualizzato”, facciamo un piccolo passo indietro: la Memoria è la prima vittima di quest’Epoca pandemica: “accelerata” e convulsa.

Abbiamo maturato da tempo un sospetto: a settembre 2020- alle elezioni regionali- perfino le liste personali dei GovernAttori uscenti hanno travolto i loro stessi partiti: potrebbero candidarvi anche il proprio gatto, sarebbe eletto. Si dice che “il Buongoverno” viene riconosciuto e premiato: in qualche caso è anche vero. Ma “dietro” le “vittorie travolgenti” –oltre all’inconsistenza dei “partiti nazionali”- c’è sempre una società di marketing: una volta, in fondo, lo erano i partiti stessi, strutturati e radicati in ogni comune e…parrocchia. Oggi siamo all’evanescenza gassosa 4.0.

Lo Spettacolo occidentale della democratura è comunque “secolare”. Nel paese del berlusconismo, che ha genialmente imbarbarito una intera generazione, la novità è che viene proiettato anche grazie a “diabolici algoritmi”: il salvinismo è costruito da “la Bestia”, ma l’esempio certo più clamoroso parla i codici delle oscure “piattaforme” casaleggiane (“Rousseau” è democratura in-diretta). I GovernAttori -alla ressa dei conti del “Recovery UE”- hanno tutti i loro spin doctor & agenzie di marketing.

Diamo una taliata alla Sicilia italienata –dove si voterà, se di “morte naturale”, nel 2022- e al suo “ColonNello GovernAttore”, che nella crisi pandemica lancia proclami imbelli, perfino di notte; dice di tutto, anche urlando, magari per rimangiarselo sottovoce all’indomani… Sorvoliamo sull’impotenza siciliana e sulla più generale impreparazione sistemica (prodotta da una politica sanitaria ridotta a bankomat aziendalistico e da “mafia bianca”), restiamo “sul pezzo”, come si diceva quando i giornali veri contavano qualcosa: chi “detta il copione” dello Spettacolo?.

Ecco: c’entra anche la “Comin and partners”?. E’ la società di consulenza strategica e comunicazione che lavora per il ColonNello Musumeci, governAttore della Sicilia. Le scelte politiche sono determinate –troppo spesso- da spin doctor e sondaggismo che si autoalimenta… ed ormai è “cosa normale”.
La “Comin and partners” è stata fondata da Gianluca Comin -ex direttore delle relazioni esterne della multinazionale statale ENEL, insieme al socio e spin doctor Gianluca Giansante.
Sia chiaro, la “Comin and partners” non ci trasi nenti con le miserie della Sicilia italienata, semmai se le studia per telecomandare a pagamento la “comunicazione del ColonNello”. Fa il suo lavoro, e lo fa bene.
La Comin & Giansante ha iniziato a lavorare sulla candidatura vittoriosa di Musumeci fin dalla primavera del 2016: un anno e mezzo prima delle elezioni che si tennero a novembre 2017.
La Ditta è anche “dietro” la campagna mediatica permanente del governatore campano PD, De Luca–appena “confermato a valanga”.
Il ColonNello di “destra” e lo Sceriffo di “sinistra”: i fessi sinistrati o addestrati abboccano allo stesso amo!. Segue “sondaggio”. Poi “si vota e si rivota, suspirannu”: “liberi di scegliere”, si fa per dire!.

Lo Spettacolo della democratura è secolare e manipola una massa priva di anticorpi. Il saperlo è utile alla difesa della Dignità Umana: per la nostra Terra, per la sua LiberAzione. E non ci servono GovernAttori, né “Salvatori della Patria”. Qui manca un “Popolo Siciliano” degno di questo nome. Ma questo non è problema risolvibile da algoritmi, né da scampagnate elettorali, né con altre scorciatoie, magari più “nervose”.

Che fare?. Restiamo coi piedi per terra e Camminiamo Addhitta: in Sicilia abbiamo anche Ospedali magnifici, in cui operano migliaia di professionisti meravigliosi: molto è stato fatto, molto resta da fare, specie in tema di sanità territoriale e decentrata. Ma se mancano 4000 medici , infermieri e tecnici …con 9 miliardi annuali di spesa sanitaria, c’è un problema strutturale che nessuno si deve permettere di risolvere “spalmando morti”, cercando visibilità mediatica a tutti i costi e cercando alibi e…”untori” tra i poveri!. Il Palazzo è infetto!.

Quanto al futuro della miliardaria Sanità siciliana –che vale mezzo bilancio regionale e un “potere smisurato” – ripetiamo da anni che va liberata dall’ente Regione e trasformata in pubblica Fondazione Salus Siculorum – Salute dei Siciliani, includendovi la buona educazione civica, fisica e alimentare, ma anche le bonifiche a partire dalle devastate “zone rosse” –rosse come il mare color del mercurio- di quella petrolchimica colonialista in cui va in scena un Olocausto sconosciuto, con decine di migliaia di vittime… Altro che “untori”!. Vaste programme.
@ Sicilia, Pasqua 2021. La Comunità TerraeLiberAzione.

Sul quotidiano LA SICILIA (8 aprile 2021 -pag.18-“nazionale” ) è uscito un lungo intervento della Comunità TerraeLiberAzione.
Titolo: “L’ISOLA DEL TESORO PER CHI LA SACCHEGGIA, L’ ISOLA DEI POVERI PER CHI CI VIVE…” -> è un’ottima sintesi redazionale de “La Sicilia” dall’ultimo “Domenicale” uscito sul nostro sito: http://www.terraeliberazione.net/…/sicilia-colonia…/
GRAZIE AI NOSTRI CARI AMICI DELLA REDAZIONE DE “LA SICILIA” (e ai tanti che lo hanno “rilanciato”, in particolare la redazione de “I Nuovi Vespri”).

(7/4/2021) Scheda:
Ecco il quadro criminale che emerge dall’ordinanza del GIP del Tribunale (e della Procura di Trapani) che riportiamo in sintesi: “Emerge un quadro a dir poco sconcertante e sconfortante del modo in cui sono stati gestiti i dati pandemici regionali, in un contesto in cui alla diffusa disorganizzazione e alla lentezza da parte degli uffici periferici incaricati della raccolta dei dati si è sommato il dolo di organi amministrativi e politici ai vertici dell’organizzazione regionale (…) Le inefficienze, gli inadempimenti e le disfunzioni delle strutture periferiche sono state artatamente sfruttate in funzione della alterazione dei dati.
Quanto al fine ultimo perseguito attraverso la deliberata e continuata alterazione dei dati pandemici, la natura e le conseguenze delle condotte delittuose e la qualità dei soggetti coinvolti e il loro concertato agire inducono a ritenere che gli indagati non abbiano perseguito finalità eminentemente personali, ma abbiano operato nell’ambito di un disegno più generale e di natura politica (…) si è cercato di dare un’immagine della tenuta e dell’efficienza del servizio sanitario regionale e della classe politica che amministra migliore di quella reale e di evitare il passaggio dell’intera Regione o di alcune sue aree in zona arancione o rossa, con tutto quel che ne discende anche in termini di perdita di consenso elettorale per chi amministra (…) Quale che sia il disegno perseguito, è certo che le falsità commesse non hanno consentito a chi di competenza di apprezzare la reale diffusione della pandemia in Sicilia e di adottare le opportune determinazioni e non hanno permesso ai cittadini di conoscere la reale esposizione al rischio pandemico e di comportarsi di conseguenza.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la piena collaborazione di tutti i soggetti indagati, ciascuno dei quali risulta calato in un ruolo nevralgico e, defilandosi, avrebbe potuto mettere in crisi il sistema”.
L’assessore regionale alla Sanità, il suo fido R. Razza, si è dimesso –ma il ColonNello Musumeci ha assunto l’interim (ed è già anche Commissario per l’Emergenza Covid): “in attesa di restituire l’incarico a Razza”, che intanto è comparso davanti ai PM di Trapani, avvalendosi però della facoltà di non rispondere. (7/4/2021)